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Per la Corte Suprema per determinare se il legislatore ha commesso un eccesso di manifesta nel rigore delle sanzioni con l introduzione di sacrificio inutile o sproporzionata, indaghiamo, in primo luogo, se la legge protetto dalla domanda o standard migliore, immediati o mediare al fine di proteggere lo sono sufficientemente rilevante, dal momento che la violazione di proporzionalità può già dichiarato in un primo momento di analisi, se il sacrificio della libertà imposti dalla norma mira ad evitare che beni o gli interessi non solo naturalmente, proscritto costituzionalmente, ma già, anche, socialmente irrilevante.
In secondo luogo, occorre chiedersi se la misura è idonea e necessaria per raggiungere gli scopi di protezione che costituiscono l obiettivo del precetto contestato. E, infine, se il precetto è sproporzionato dal punto di vista del confronto tra entità del reato e entità della pena.
Partendo per l analisi del principio di proporzionalità nelle norme relative al traffico di droga, si fa notare che la tecnica di espansione condotta criminale, dalla configurazione del reato di pericolo abstrato è come minimo di riprovevole.
L incertezza giuridica del thermos impiegato, le tecniche del comportamento aperto, l anticipazione della barriera criminale genera incertezza giuridica in vari aspetti.
Anche se alcuni disservizi (non ideale) della norma nel senso di prevenire intimidazioni e riducendo il traffico di droga, non può far valere direttamente che un tale risultato è attribuibile esclusivamente al diritto penale, perché i problemi sociali che interessano la analizzare il problema.
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La necessità di salvaguardare la salute pubblica è indiscutibile. Contrariamente a quanto alcuni sostengono, anche nel caso delle droghe leggere, la legittimità del diritto penale è ancora rilevante come i suoi pericoli non sono importanti.
Nel campo del principio di minimo intervento e frammentarie, sì che alcuni interventi eccessivi e abusivi stanno emergendo, come dovrebbe essere estratto dai comportamenti orbita penali che danneggiano l legalmente protetta in modo banale o tangenziale, come nei casi citati traffico di droghe.
Nel termine generico "altrimenti", l articolo 368 del codice penale del 1995 include un infinità di azioni, in generale, meno importanti del traffico stesso. Vale a dire, apertamente, senza alcuna delimitazione chiara, penalizza in modo identico atti così diversi come il trasporto di sostanze o indicazione di dove la gente compra o vittime della tratta.
Infatti, la disposizione penale aperto è una tecnica legislativa molto discutibile, permette, in caso di traffico di droga, apenar gravemente situazioni che tecnicamente sarebbe solo nel campo della partecipazione o favoritismi, o agisce anche preparatori, o essere, atti totalmente diversi dalla paternità del traffico stesso.
Nonostante si riconosca la possibilità di giudicare la necessità di sanzioni penali, lo stesso TC nella sua dottrina indica forti limiti a questo intervento.
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La quasi universale unanimemente di utilizzare il processo criminale per evitare consumi, associata alla mancanza di evidenza per l assenza di modelli solidi di depenalizzazione, rende difficile essere dogmatica dell esistenza di misure alternative al consumo inibente criminale di narcotici.
Difficilmente, la Corte costituzionale, in linea con la giurisprudenza adottata, dichiarare l incostituzionalità di questi dispositivi citati, capisce che discricionariedad il legislatore non può essere sostituita dalla discrezione del giudice, pena la violazione della legittimità democratica i primi
Per quanto riguarda la proporzionalità in senso stretto, si osserva la natura obbligatoria dell equilibrio tra l entità del reato e l entità della sanzione. La sanzione deve essere proporzionata al fatto concreto commesso, in modo che se vi è uno squilibrio chiaro, eccessivo o irragionevole tra la svalutazione della condotta e la punizione penale della privazione della libertà, il principio di proporzionalità sarebbe violato. trattamento della libertà personale.
Nei reati la cui pena minima è molto alta e la condotta è aperta, devono esistere mezzi legali che consentano di adattare la sanzione penale al vero contenuto dell ingiusto, in modo che una riduzione della pena possa essere efficace nei casi in cui il rischio per il diritto legale è minimo.
Questo è ciò che accade nell articolo 368, in cui non esiste una distinzione penologica tra un venditore e un altra persona che, ad esempio, abbia altrimenti facilitato il consumo illegale di droghe. Ciò genera una lesione al principio di proporzionalità in senso stretto nella misura in cui il tipo aperto e alternativo consente di angustiare allo stesso modo le persone che praticano comportamenti di ingiustizia totalmente diversa.
Anche nell impossibilità di adeguare la sanzione del piccolo venditore alle norme vigenti, si osserva un pregiudizio alla proporzionalità, poiché il minimo di 3 anni sarà applicato indistintamente per importi medi e piccoli (in precedenza insignificanti).
Un altra sproporzione può essere trovata nella penalizzazione del commercio precursore. È che la penalità per il commercio di precursori varia da 3 a 6 anni, non importa se la destinazione dei prodotti sarà per droghe leggere o pesanti.
Dal momento che la punizione della tratta di droga morbida è punibile da 1 a 3 anni di carcere, può accadere che il commercio del precursore sia più intensamente angosciato della vendita del prodotto finale, il che ovviamente viola la proporzionalità in senso stretto.
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Infine, in alcuni casi aggravati, una sanzione così elevata e minima si scontra frontalmente con la realtà sociale dell ambiente in cui devono essere applicate le leggi, al punto che può sembrare notoriamente sproporzionata rispetto a determinati casi specifici.
Soprattutto perché il trattamento dell aggravante è lo stesso sia che siano intensi o meno. Questo è così perché in quasi tutti i sottotipi aggravati è possibile immaginare ipotesi di entità minore, e che nonostante ciò riempiono il tipo aggravato.
Ad esempio nella circostanza aggravante dell introduzione o della diffusione delle prigioni nell arte. 369.1 Codice Penale del 1995, è possibile il verificarsi di fatti totalmente diversi e puniti di uguale forma. Un tentativo di introdurre una piccola quantità di droga nelle cavità naturali del corpo della moglie di un detenuto o l introduzione e la distribuzione effettiva di una grande quantità (oltre il limite di notoria importanza) a diversi prigionieri è imbarazzato dalla norma con la stessa pena minima, cioè nove anni.
Il legislatore dimentica (o finge di dimenticare di applicare la regola del minimo sforzo) che non è l aggravamento delle pene e l estensione della legge penale che risolverà i problemi sociali. Proprio l opposto. Con norme penali prive della tecnica adeguata e basate sulla legge criminale della paura, del nemico, del rischio e della sicurezza, l ordinamento giuridico spagnolo difficilmente riempirà l incertezza del diritto.